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1. |
armadio
02:44
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uso le grucce come armi bianche. l'armadio adesso ha tre ante. ho messo dentro lì tutte le schifezze degli ultimi anni. le tavolette antitarme non servono ad un emerito cazzo. e anche stavolta il cambio di stagione avrà le sue grucce, che uso come armi bianche. sì, le uso come armi bianche.
l'unico pegno che mi hai lasciato è la macchia sulle lenzuola blu che provammo insieme a tirar via.
l'unico pegno che mi hai lasciato è la macchia sulle lenzuola blu che provammo insieme a tirar via.
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2. |
casavatore
02:16
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un giro intorno al portone, l’ansia saliva, il bus proseguiva la sua folle corsa sulla salita.
non sarebbero mancati i chilometri sul tardi.
poi le mie dite sul tuo girovita, l'odore fluiva. i tuoi capelli nel naso.
non mancavano i chilometri sul tardi, ogni volta. molto dopo sarà solo un caso.
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3. |
asciugamano
03:12
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quante volte quest'asciugamano bianco-azzurro ti ha fasciato i seni, contrastando il tuo viso.
la tendinite a volte, ricordo, te la faceva star su più del dovuto. la frustrazione era cosi larga che avremmo potuto fare il giro del mondo insieme.
rimanevamo qui invece, stretti nella morsa del divano nei giorni off.
rimanevamo qui invece, stretti nella morsa del divano nei giorni off.
stretti nella morsa del divano nei giorni off.
quei maledetti giorni off.
quando credo di scorgerti tra i passanti, muoio ancora.
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4. |
cinema
03:15
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in quel cinema vuoto, da soli, aspettando il film, avevo tutto.
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5. |
divano
02:03
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sono ancora su quel divano messo alla mercè dei fidanzati, controllando se han fatto il bonifico. ma alla fin fine non serve a nulla un solo cuscino. giuro che, se con indosso il babydoll, mi dici ancora una volta che ti viene l'ansia se sono nella stessa stanza, me ne vado!
trovami un passaggio da un'alta pianta d'arredo che mi chiede: “già te ne vai?”.
e adesso spiegami perché abbracciandomi, con l’angoscia che corre dagli occhi, mi dici che la supereremo insieme.
a casa imploderò insieme allo stomaco, le foto con le date, mentre dimentichi la tua vita qui.
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6. |
tutto chiuso
02:43
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mi sforzo di credere che tu ti sia vestita così per me stasera. dopo anni, resto incredulo.
ti lasci adescare ai tavoli mentre aspetti la pizza, mostrando il braccio muscoloso attraverso il display dello smartphone preso al 30% in meno all'ipermercato che liquida tutto.
tanto qui stan chiudendo tutti. prima o poi chiuderemo tutto, tutti.
tornerai a casa con un profumo diverso addosso, baciandomi la fronte per la buonanotte. anche stavolta farò finta di dormire, mentre piangendo ti nasconderai in bagno sotto il getto della doccia. stavolta non per masturbarti.
prenditi pure una pausa.
dopotutto credi ancora sia io solo il ridicolo? il mattino ai piedi del letto ci sarà la solita lattina di birra del discount da mezzo, vuota. cercherò di non colpirla con i piedi per non svegliarti. tanto qui sta crollando tutto. prima o poi chiuderemo tutto, tutti.
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7. |
resa
02:24
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mi sa che non servono più parole, a veder la resa negli occhi tuoi. quella roba che si vede nello specchio risulta sterile, come gli auguri di capodanno a tua madre che non vediamo da un po'.
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8. |
sogno
02:41
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ti sentivo dietro di me, avvolgendomi in un abbraccio. un po' come in ghostbusters.
mi sussurrasti: “son qui, son qui... e ridevamo come matti”.
non ci credevo.
travolto ancora dal tuo calore, stupito dal senso di pace che avevo, girandomi, vidi che non eri te.
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